Il futuro del denaro digitale: i leader del settore tracciano la rotta

Jenny Ortiz-Bolivar
Tradotto da Maurizio Varriale

Secondo un rapporto di Grand View Research, il mercato globale del gioco online è destinato a raggiungere i 153,57 miliardi di dollari entro il 2030, con un tasso di crescita annuale composto (CAGR) dell’11,9% tra il 2025 e il 2030. A trainare questa espansione sono la crescente popolarità dei modelli freemium, l’esplosione delle piattaforme di scommesse da mobile e una maggiore accessibilità a internet. Solo nella regione dell’Asia-Pacifico si prevede l’ingresso di 333 milioni di nuovi utenti mobili nel 2025, aumentando così la richiesta di sistemi di pagamento digitali fluidi ed efficienti.

Durante la Philippine Blockchain Week 2025, nel panel intitolato “Fintech Flex: Where Digital Money Gets Real”, esperti dei settori crypto e pagamenti si sono confrontati sull’evoluzione del denaro digitale — e sull’infrastruttura necessaria per sostenerlo.

(Da sinistra a destra): Jonathan Feder, co-fondatore di Comet; Anton Golub, Chief Business Officer di FreedX; Alice Truong, Vicepresidente e Head of Digital Assets per APAC presso Nuvei; e la moderatrice Ida Tiongson, membro del Board of Trustees di Fintech Alliance PH, durante il dibattito presso l’SMX Convention Centre di Pasay City.

Pagamenti tra macchine e portafogli programmabili

Vedremo sempre più transazioni machine-to-machine,” ha dichiarato Alice Truong di Nuvei.
Lavoriamo con Mercedes-Benz. Immagina di andare al distributore o al 7-Eleven senza nemmeno scendere dall’auto. Puoi pagare direttamente dal wallet integrato nel veicolo, perché oggi tutto può essere programmato.”

Truong prevede anche un cambiamento radicale nella gestione dei dati personali e della proprietà grazie alla blockchain: “In futuro tutto sarà on-chain — le proprietà, i prestiti, le auto, persino oggetti non ufficiali. E ogni individuo potrà decidere quando e a chi mostrare le proprie prove di proprietà o dati finanziari.”  

Stablecoin in testa, le CBDC restano indietro

Anton Golub di FreedX ha analizzato l’uso attuale delle stablecoin e delle valute digitali delle banche centrali (CBDC). “Le stablecoin sono un caso d’uso ormai consolidato,” ha affermato. “Oggi ci sono 250 miliardi di dollari in stablecoin sulla blockchain.”

Tuttavia, ha osservato che la maggior parte di queste transazioni è concentrata nel settore del trading: “Il 90% dell’utilizzo avviene nel trading. I trader spostano dollari in stablecoin sulla blockchain. Meno del 10% viene usato per pagamenti quotidiani o rimesse.”

Quanto alle CBDC, Golub è piuttosto scettico sulla loro utilità per i consumatori: “Saranno strumenti pensati per le banche. Per l’uso retail, saranno le stablecoin a dominare. Ogni azienda di pagamenti potrebbe avere la propria stablecoin, così come gli exchange. Ma l’utente finale userà stablecoin.”

Anche Jonathan Feder, co-fondatore di Comet, ha condiviso lo stesso punto di vista — con toni ancora più diretti: “Le CBDC non hanno molto senso, a dire il vero,” ha detto. “Possono funzionare tra banche e governi, ma non sono pensate per l’uso quotidiano.”

Feder considera le stablecoin più come rappresentazioni di saldo che come denaro vero e proprio, ma ne riconosce un enorme potenziale per i servizi finanziari transfrontalieri: “C’è una grande opportunità per i pagamenti e le transazioni cross-border. Le Filippine sono un mercato ideale per le rimesse globali. Ed è per questo che siamo qui: per aiutare banche, istituzioni e fintech a entrare in questa nuova era.”

La tokenizzazione degli asset reali: una rivoluzione globale

Golub ha poi parlato della tokenizzazione come uno dei trend più trasformativi per i mercati finanziari: “Una delle più grandi opportunità oggi è tokenizzare asset del mondo reale,” ha detto, citando un’iniziativa a Dubai dove FreedX ha frazionato la proprietà di un appartamento. “Abbiamo suddiviso l’immobile in piccole quote. E centinaia di investitori — con soli 100 o 200 dollari — sono diventati proprietari frazionari. In questo modo, persone comuni possono accedere a investimenti una volta riservati solo a grandi istituzioni.”

E secondo lui, lo stesso modello potrebbe funzionare anche nelle Filippine: “Qui ci sono tantissimi talenti che producono o costruiscono — nell’agricoltura, nella logistica. Possono tokenizzare i loro asset o servizi e ottenere liquidità da investitori in tutto il mondo,” ha affermato.

Il futuro digitale è locale, globale e automatizzato

Il prossimo capitolo del denaro digitale non sarà scritto solo da tecnologie rivoluzionarie, ma anche dalla loro adozione concreta nella vita di tutti i giorni. Dai pagamenti automatici tra veicoli, alle rimesse semplificate, dagli immobili tokenizzati a identità digitali programmabili, le valute digitali — siano esse stablecoin, CBDC o innovazioni ancora da immaginare — stanno già cambiando il modo in cui il valore si muove tra confini, settori e comunità.

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