La maggioranza si dichiara non colpevole nello scandalo delle scommesse elettorali nel Regno Unito

David Gravel
Scritto da David Gravel

Lo scandalo delle scommesse legate alle elezioni nel Regno Unito è entrato in una fase cruciale venerdì 13 giugno, quando 15 imputati, tutti con stretti legami con il Partito Conservatore, sono comparsi davanti alla Westminster Magistrates’ Court con l’accusa di aver commesso reati ai sensi del Gambling Act 2005.

Al centro dello scandalo c’è Craig Williams, ex deputato per Montgomeryshire e segretario parlamentare privato dell’allora Primo Ministro Rishi Sunak. Secondo l’accusa, Williams avrebbe puntato 100 sterline sulla data delle elezioni, previste per luglio 2024, pochi giorni prima dell’annuncio ufficiale. Non solo: avrebbe anche passato l’informazione riservata ad altre persone. Se dimostrato, questo comportamento ricadrebbe sotto la Sezione 42 del Gambling Act, che criminalizza ogni forma di cheating (frode) nel gioco d’azzardo.

Dodici degli imputati si sono dichiarati non colpevoli, tra cui figure di primo piano nella campagna conservatrice come Anthony Lee e Laura Saunders, l’ex responsabile dei dati Nick Mason e l’ex membro del Senedd Russell George. Williams, assieme all’ex agente di polizia Jeremy Hunt e all’ex consigliere speciale Jacob Wilmer, non ha ancora formalizzato una dichiarazione di colpevolezza o innocenza.

Secondo quanto riferito dalla UK Gambling Commission, i 15 soggetti sono accusati in base alla Sezione 42 del Gambling Act 2005, con riferimento all’uso di informazioni riservate “per ottenere un vantaggio sleale sui mercati delle scommesse”. Tutti e 15 sono stati ufficialmente imputati dalla Westminster Magistrates’ Court, e il caso passerà ora alla Crown Court per il processo vero e proprio. SiGMA News aveva già riportato ad aprile i dettagli delle accuse mosse dalla UKGC.

Operazione Scott: come si è sviluppata l’indagine

A far scattare le indagini sono state le segnalazioni di alcuni operatori di scommesse su puntate sospette relative alla data di luglio, che non era ancora stata prevista pubblicamente. Questo ha portato la Commissione ad avviare un’inchiesta, denominata Operazione Scott, nel giugno 2024. Come riportato da SiGMA News all’epoca, le attività anomale intercettate dai bookmaker suggerivano un possibile utilizzo di informazioni riservate. La decisione di Sunak di convocare le elezioni per il 4 luglio aveva colto di sorpresa persino membri del suo stesso gabinetto, aumentando i sospetti che solo una cerchia ristretta fosse al corrente del piano.

Williams ha ammesso pubblicamente di aver piazzato una scommessa, minimizzando l’accaduto come “una sciocchezza” e un errore di giudizio. Tuttavia, gli investigatori ritengono che un gruppo più ampio di persone vicine al partito possa aver approfittato di informazioni riservate provenienti da Downing Street o dai vertici della sede centrale del Partito Conservatore (CCHQ) per piazzare scommesse coordinate o opportunistiche.

Questa fase dello scandalo ha messo in luce le falle nel sistema che dovrebbe impedire la fuga di notizie politiche verso i mercati regolamentati.

Cosa dice la legge

La Sezione 42 del Gambling Act rende reato il “barare” nel gioco d’azzardo, incluso l’utilizzo di informazioni non disponibili al pubblico. Alcuni imputati, tra cui Williams, Lee e Anthony Hind (ex vicedirettore digitale del partito), affrontano anche l’accusa di aver aiutato altri a barare, estendendo la responsabilità oltre la scommessa individuale.

In caso di condanna, potrebbero essere condannati a fino a due anni di carcere o a un’ammenda illimitata. Il procuratore Sam Stein KC, in rappresentanza della UKGC, ha confermato che le prove si concentreranno su scambi di comunicazioni, registri delle scommesse e accesso alle informazioni riservate della campagna elettorale.

Le ricadute politiche

Lo scandalo ha già inflitto un duro colpo alla reputazione del Partito Conservatore, che ha subito una pesante sconfitta nelle elezioni del 2024. Un’indagine separata della polizia metropolitana su accuse simili che coinvolgevano agenti di polizia è stata chiusa nell’agosto 2024 senza accuse formali, ma la Gambling Commission ha mantenuto il diritto di procedere legalmente in autonomia.

L’ex premier Rishi Sunak, che non è stato accusato di alcun illecito, ha fornito una dichiarazione come testimone. Ha affermato di aver suggerito genericamente un’elezione nella seconda metà del 2024, ma di non aver comunicato una data precisa né ai parlamentari né allo staff prima dell’annuncio pubblico.

L’intera vicenda ha messo a dura prova la fiducia dell’opinione pubblica sia nell’integrità dei politici, sia nella capacità degli organismi di vigilanza di far rispettare le regole. Quando chi è vicino al potere scommette su decisioni di governo, anche solo per pochi spiccioli, riemerge puntualmente il dibattito su quanto vadano limitati o regolamentati i mercati delle scommesse politiche.

Prossimi passi nel processo

Tutti e 15 gli imputati dovranno comparire nuovamente alla Southwark Crown Court l’11 luglio 2025 alle ore 10:00. Sarà la Crown Court a decidere i prossimi sviluppi di quello che si preannuncia come uno dei processi più rilevanti sul gioco d’azzardo nella storia recente del Regno Unito.

La Gambling Commission non sta più indagando su qualche scommessa fuori norma. Sta mettendo alla prova i confini dell’integrità politica in un mercato regolamentato. Quando i corridoi del potere si trasformano in corridoi di profitto, anche le scommesse più piccole possono gettare ombre lunghissime. Ora, la roulette della giustizia è partita, e nessuno al tavolo dovrebbe sentirsi al sicuro.

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